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Nell’ambito delle malattie dentali; la carie è sicuramente la più diffusa. L’incidenza della carie è addirittura superiore rispetto a patologie croniche molto comuni quali l’asma o le allergie di stagione, rispettivamente di cinque e sette volte.
L’origine delle carie dentaliè la demineralizzazione dei denti, provocata dall’acidità di alcuni batteri presenti nella placca dentale. Anche se avere una carie ai denti è molto comune, ciò non significa che non si possa fare qualcosa per ridurne la probabilità. Mettere in atto delle buone strategie di prevenzione, in accordo con il proprio dentista è pertanto un aspetto fondamentale della cura del proprio cavo orale. Ne abbiamo parlato insieme a DENS che svolge la sua attività come dentista a Como.
Prevenzione della carie dentale
La prevenzione della carie dentale comprende tutta una serie di accorgimenti mirati a limitare l’insorgenza della patologia. Gli aspetti da tenere sotto controllo sono diversi, in quanto le carie ai denti possono essere causate da diversi fattori. Eccone alcuni tra i più frequenti:
- Alimentazione poco equilibrata: in generale, una dieta corretta è un elemento fondamentale per la salute di bocca e denti. Se invece si assumono troppi zuccheri e carboidrati fermentabili, il rischio è quello di favorire l’azione dei batteri cariogeni, il cui metabolismo trasforma gli zuccheri negli acidi responsabili della carie;
- Alterazioni nella composizione batterica orale: la presenza di batteri nella bocca è assolutamente normale. Tuttavia, è di fondamentale importanza che la loro composizione rimanga in equilibrio, dal momento che una maggiore concentrazione di batteri cariogeni può aumentare la cariorecettività del paziente;
- Cattiva igiene orale: abitudini errate nello spazzolamento dei denti o del filo interdentale possono diminuire la rimozione dei batteri cariogeni e quindi influenzare la formazione di carie;
- Carenze di fluoro: il fluoro è un elemento cruciale per quanto riguarda la mineralizzazione dei denti, in quanto rende lo smalto dentale più resistente all’azione acida dei batteri, i quali possono provocare più facilmente una carie in sua assenza.
Cariorecettività: cosa è e cosa vuol dire
Un ulteriore fattore determinante per l’insorgenza della carie dentale è quello genetico. In altre parole ogni persona ha una diversa propensione a sviluppare le carie nel corso della vita, indipendentemente dalla cura riposta nell’igiene orale o nell’alimentazione. A questa predisposizione naturale nei confronti della patologia ci si riferisce con il termine “Cariorecettività”.
In ottica preventiva, pazienti odontoiatrici che presentano una maggiore cariorecettività necessitano più attenzioni. Questo è ancor più vero nel caso dei bambini. Sin dalla tenera età è difatti importante che il dentista ricostruisca un’anamnesi dettagliata e monitori fattori quali la salute gengivale, i livelli di placca e fluoro e il pH della saliva.
Qualora l’odontoiatra riscontrasse e una maggiore cariorecettività del giovane paziente, può iniziare da subito ad approntare misure preventive. Può ad esempio correggere l’alimentazione oppure prescrivere una cura con dentifrici o collutori a base di fluoro o altre sostanze funzionali biomimetiche. Queste, si distinguono per una serie di proprietà chimico-fisiche che le rendono morfologicamente simili a smalto e dentina.
Le sostanze biomimetiche vengono usate nella terapia di prevenzione attiva contro la carie. Nei casi di cariorecettività più elevata possono essere applicate tramite mousse, per un trattamento intensivo. Tale forma consente una penetrazione più profonda nello smalto dentale, aumentando la protezione verso erosione e abrasione.
Oltre al già citato fluoro, una sostanza biomimetica molto efficace è l'<strong>idrossiapatite</strong>, il principale componente minerale di smalto e dentina, i tessuti del dente. In alcuni prodotti viene, parzialmente, sostituita da altri componenti quali Stronzio, Magnesio e <strong>Carbonato</strong> e coniugata con il Chitosano.
Infine, va sottolineato chorecettività può aumentare in seguito a fattori quali l'<assunzione prolungata di fumo o farmaci e ad altre patologie. Un esempio tipico è la xerostomia, o “Secchezza delle fauci”, che riduce la produzione di saliva abbassando i meccanismi difensivi del cavo orale.
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