USA storia, viaggi e cultura

Storia della guerra di secessione americana

Gli Stati Uniti D’America sono stati teatro di uno dei conflitti armati più sanguinosi della storia umana, cioè la guerra di secessione americana, chiamata nello stesso paese anche Guerra Civile. Tale scontro ebbe inizio nel 1861 e termino nell’anno 1865 e come fine ultimo ha avuto la separazione degli allora esistenti Stati del Nord dagli Stati del Sud.

A causa di questi due stati indipendenti, la nazione degli Stati Uniti all’epoca era un paese diviso in due parti e le differenze principali tra i due fronti, come molto spesso accade, riguardano il quadro sociale ed economico. Infatti, il Sud era caratterizzata da un’economia basata prettamente sulle piantagioni, mandata avanti dall’alto numero di schiavi presenti in questi stati. D’altra parte, il Nord era una società dedita ad attività finanziarie, dovute alla grande percentuale di industrializzazione.

Oltre a questo, gli stati del Nord sono stati protagonisti di una grande crescita demografica, dovuta anche all’immigrazione. Questa ha ridotto notevolmente la presenza del popolo rurale, che nel Sud aveva una percentuale altissima, cioè circa l’84%. Comunque, la principale fonte di contesa tra gli stati rivali era proprio la massiccia schiavitù presente solamente al Sud.

Dato che nella fascia settentrionale quest’ultima era stata abolita, si creò tra la popolazione e i partiti politici un movimento abolizionista, volto ad abolire la schiavitù. Quindi, in contrasto con lo spirito progressista che caratterizzava il Nord, d’altra parte lo spirito conservatorio che aleggiava nella parte Sud, voleva invece preservare il loro diritto alla schiavitù.

La situazione si aggravò quando Abraham Lincoln, uno dei membri più importanti del Partito Repubblicano, vinse le elezioni e diventò il nuovo Presidente degli Stati Uniti, promuovendo ferocemente la propria decisione di eliminare per sempre la tratta degli schiavi al Sud. Per contro, gli stati meridionali, sentendosi minacciati da questi avvenimenti e preoccupatisi della loro supremazia su tutti gli stati del sud e dell’istituzione della schiavitù, adottarono prontamente le loro contromisure a partire da una risoluzione di secessione promossa e approvata dalla Carolina del Sud, seguita da altri stati, e dalla fondazione del governo federale che aveva come scopo di proteggere il sistema economico basato sugli schiavi capeggiato da Jefferson Davis.

Purtroppo, questa fu la goccia che fece traboccare il vaso e quindi scoppiò la guerra. Essa fu caratterizzata da numerose battaglie che segnarono la morte di un altissimo numero di soldati. Basti pensare, per esempio, alla battaglia di Shiloh avvenuta nel 1862, dove morirono ben 24.000 soldati e alla battaglia di Antietam, nello stesso anno, dove in un solo giorno 3.500 soldati perirono. Altri protagonisti che hanno partecipato a questa guerra sono i generali Lee e Grant.

Il primo conduceva l’esercito degli stati confederati e il secondo l’esercito degli stati del Nord, che nel 1863 vide l’implementazione di soldati neri. Oltre che sul fronte militare, la guerra si combatté anche sul fronte economico, dove gli unionisti riuscirono a bloccare tutti i porti del sud e quindi la loro economia, oltre che a impedirne il riconoscimento europeo, cosa che portò a gravi conseguenze.

In seguito a queste perdite, fu inevitabile la vittoria del nord sul sud, che riuscì a liberare su base permanente grazie ad un emendamento ufficiale decretato dalla Costituzione e anche alle battaglie dei repubblicani guidati dallo stesso Lincoln, che venne assassinato nell’anno 1865, il 15 di aprile.

Perchè viaggiare negli USA?

Come è ampiamente risaputo, gli Stati Uniti D’America sono una vera e propria miniera di meraviglie da visitare, spaziando dalle grandi città e le loro incredibili strutture architettoniche passando ai paesaggi selvaggi e la natura perfettamente preservata e incontaminata.

Tra i motivi per viaggiare negli USA troviamo sicuramente la possibilità di venire a contatto con culture diverse. Questo grazie alle moltissime etnie che hanno popolato questi immensi territori, dagli asiatici agli europei. Inoltre, è possibile interagire con un popolo altamente caloroso.

Infatti, gli americani hanno la reputazione di essere molto accoglienti, anche con i turisti in visita. Numerosi sono i parchi nazionali dove sono presenti paesaggi mozzafiato protetti dallo Stato e immensi sono i territori che caratterizzano questo paese, dove è possibile esplorarli e avventurarsi con una tenda e un sacco a pelo.

Chi ama feste e musica potrà visitare le grandi città come New Orleans o Chicago, luogo dove feste e spettacoli musicali e comici sono all’ordine del giorno. In poche parole, gli Stati Uniti sono la meta perfetta per qualsiasi tipo di esigenza vacanziera, data la grande diversità di ambienti ma anche di culture, cibo, tradizioni e molto altro.

Cosa vedere negli USA?

Vista la grandezza del paese e delle tante diversità presenti, viaggiare negli USA si presenta come un’esperienza eccitante che difficilmente verrà dimenticata. Ma quali sono i luoghi più importanti da visitare che non dovrebbero mancare in un viaggio programmato negli Stati Uniti? Scopriamo adesso quali sono le mete più incredibili da conoscere per rendere indimenticabile questo viaggio da sogno.

Non può mancare come itinerario più importante la grande città di New York, conosciuta anche come la Grande Mela. Obbligatoria la tappa in questa città perché è possibile visitare tanti siti storici, culturali e turistici come ad esempio la famosissima Statua della Libertà, Times Square e l’Empire State Building.

Da visitare è anche Manhattan e il suo skyline ed è doveroso passeggiare sul ponte di Brookyln. Passiamo da una bellezza artificiale ad una naturale, cioè Monument Valley. Situata tra gli stati dell’Arizona e Utah, questo è uno dei posti più belli da visitare, soprattutto se lo si fa in auto viaggiando per la Valley Drive, una strada lunga 27 chilometri dove è possibile ammirare il bellissimo paesaggio caratterizzato da viste panoramiche mozzafiato.

Consigliabile andare verso la fine della giornata per assicurarsi di assistere allo spettacolo del tramonto. Il Campidoglio è meta turistica molto ambita in quanto sede dove si raduna il Congresso degli Stati Uniti, diventato oramai simbolo di potere. Questo monumento di fattura americana è molto vicino alla Casa Bianca, dimora del presidente degli USA.

Parlando di parchi nazionali protetti da visitare, il Grand Canyon è di gran lunga il più famoso. Se ci si reca nel nord dell’Arizona è possibile ammirare uno degli spettacoli della natura più incredibili, dove sono presenti monumenti geologici e altre meraviglie naturali. Quest’area è famosa per una prova della storia geologica vissuta dal nostro pianeta, la Terra.

Se si vuole venire a contatto con culture diverse, una tappa a New Orleans è d’obbligo. Infatti, nel quartiere francese si potrà notare come francesi e spagnoli hanno lasciato la loro impronta a livello gastronomico e architettonico. Il periodo ideale per visitare questa città è tra febbraio/marzo, cioè quando inizia il carnevale.