Curiosità sul fuso orario

Il fuso orario accompagna ogni giorno migliaia di viaggiatori e per molti di essi si tratta di un vero e proprio tormento; il fatto che da un paese all’altro cambi l’orario crea un senso di frastornamento nelle persone, in particolare il ciclo sonno-veglia è quello che ne risente maggiormente. Anche chi non è solito affrontare viaggi oltreoceano sa cos’è il fuso orario, molti però ne ignorano alcuni aspetti. Scopriamo insieme alcune curiosità legate al fuso orario e che non tutti conoscono.

Perché è stato introdotto il fuso orario

Innanzitutto, per conoscere bene alcuni aspetti del fuso orario è necessario spiegare in quale modo viene calcolato. Il calcolo viene eseguito tenendo conto del moto di rotazione della Terra: essa compie un giro di 360 gradi, ossia ruota su se stessa, in 24 ore. Partendo da questi dati si dividono i gradi per l’arco di tempo che impiega, ossia 24.

Attraverso questa operazione è possibile ricavare l’ampiezza di ciascun “spicchio” di Terra, che corrisponde a 15°. Il sistema del fuso orario venne introdotto nel 1884 per motivi principalmente economici. Durante quegli anni vi furono intensi traffici commerciali, complice anche l’avvento di nuovi congegni di comunicazione, come ad esempio il telegrafo.

Ciò che diede l’impulso a studiare un sistema di tempo che agevolasse gli scambi commerciali tra paesi fu l’esigenza di far funzionare in maniera sicura e regolare le ferrovie; aumentavano sempre più le ferrovie nelle principali città, dunque era necessario regolare i traffici.

Come si decisero i vari fusi orari? Il cuore di tutta la questione risiede a Washington, dove si tenne la Conferenza Internazionale dei Meridiani, programmata dall’allora Presidente degli Stati Uniti, Chester Artur; vi parteciparono 41 persone che erano in qualità di rappresentanti di ben 25 paesi(tra cui l’Italia). L’argomento principale della Conferenza verteva sulla scelta del meridiano da cui calcolare la longitudine e i fusi orari.

La Conferenza, tra le diverse risoluzioni, decretò che quello di Greenwich sarebbe dovuto diventare il meridiano di riferimento; inoltre, venne posta a votazione anche la metodologia con cui si sarebbe dovuta calcolare la longitudine, il cui risultato è determinato trala differenza tra l’ora locale e quella di Greenwich. La proposta venne approvata con 22 voti favorevoli; San Domingo votò contro mentre Francia e Brasile decisero di astenersi. Nonostante l’astensione, la Francia decise nel 1911 di adottare il meridiano di Greenwich.

Quanti fusi orari ci sono nel mondo?

Per comodità il pianeta Terra venne suddiviso in 24 parti; successivamente, per motivazioni strettamente politiche vennero creati ben 39 diversi fusi orari, i quali vengono usati ancora oggi. Per poter calcolare ogni singolo fuso orario convenzionalmente si parte tenendo conto dell’UTC, il cui valore converge con quello espresso nella GMT (Tempo Medio di Greenwich).

Ciononostante, però, in alcuni paesi (come vedremo nel paragrafo successivo) il fuso orario differisce da quanto stabilito dal Tempo Coordinato Universale; la differenza si aggira intorno ai 30 e 45 minuti.

Curiosità sul fuso orario in alcuni paesi del mondo

La maggior parte dei paesi ancora oggi applicano quanto stabilito alla fine dell’800, alcuni invece hanno deciso di apportare delle modifiche in modo tale da agevolare i traffici commerciali. In Russia, ad esempio, in principio vi erano ben 11 fusi orari.

Nel 2010, il Presidente Vladimir Putin ha deciso di abolire l’applicazione del fuso orario in quattro regioni: Udmurtia, Samara Oblast, Kamchatka e Chukotka. Questa decisione è nata dalla volontà di rendere più semplici i rapporti commerciali tra le diverse regioni e la città di Mosca.

In verità, questa modifica è soltanto l’inizio di un percorso che porterà poi la riduzione dei fusi orari in Russia da 9 a 4. Spostandosi verso Oriente, invece, la Cina pur essendo uno dei paesi (insieme alla Russia) più vasti al mondo ha deciso di applicare un unico fuso orario (GTM +8). Questa scelta ha origini molto antiche e coincide con l’avvento del Partito Comunista avvenuto verso il 1949. Stesso discorso vale per l’India; dopo che il paese ottenne l’indipendenza dal dominio britannico venne deciso di applicare un unico fuso orario, il quale però, a differenza degli altri paesi, non corrisponde a cifre intere (GTM +5:30).

Tornando ad Occidente, il paese con più fusi orari è la Francia, la quale ne possiede ben 12. Viene logico da pensare che più un paese è vasto più aumenta in maniera proporzionale il numero dei fusi orari; in verità, questa affermazione viene smentita dall’isola di Märket Fyr. Si tratta di un isolotto disabitato che si trova fra Finlandia e Svezia, bagnato dal Mar Baltico.

Pur non essendo un territorio vasto, è caratterizzato da ben due fusi orari. L’Egitto, invece, non applica più l’ora legale da 10 anni, ciononostante l’ora cambia quattro volte in dodici mesi. Questo metodo è stato introdotto per contrastare lo spreco di energia, riducendone i consumi. E così, verso la metà di maggio gli egiziani spostano le lancette un’ora avanti per poi riportarle ad un’ora in meno verso la fine del mese di giugno, periodo in cui la popolazione comincia il Ramadan.

Non appena termina il periodo di digiuno, le lancette dell’orologio vengono nuovamente spostate in avanti sino al termine della stagione estiva. La Spagna, ad esempio, ha un fuso orario diverso dal Portogallo; quest’ultimo, infatti, ha da sempre mantenuto il fuso orario di Greenwich, la Spagna invece lo cambiò durante la Seconda Guerra Mondiale. Il Generale Francisco Franco, per essere allineato al fuso orario dell’allora Germania nazista, decise di variare il fuso orario spagnolo.

Da allora non venne apportata più alcuna modifica e così gli spagnoli, non solo perdono circa 50 minuti di sonno rispetto alle altre popolazioni europee, ma lavorano di più e al contempo producono meno.

Solitamente, quando si confronta il fuso orario dei maggiori paesi al mondo uno degli aspetti che risalta agli occhi è il fatto che si tratta sempre di cifre tonde; in verità, in alcuni paesi il fuso orario viene calcolato non seguendo l’ora intera ma le mezz’ore o quarantacinque minuti. Alcuni dei paesi che hanno adottato questo metodo sono l’Iran, Canada, Sri Lanka, Nepal, Nuova Zelanda e via dicendo.