Il tratto di pennello dell’artista fiammingo Bruegel si tramuta in realtà grazie alla macchina fotografica di Roberto Pestarino: il fotografo alessandrino – infatti – ha realizzato trentuno scatti liberamente ispirati all’opera “Proverbi Fiamminghi”, rappresentando con fine ironia le molteplici sfaccettature dell’animo umano.
Il percorso artistico di Roberto Pestarino è stato coadiuvato dalla pratica creatività di Cristina Lucchini, la quale – con un delicato tocco di “teatralità” – ha minuziosamente curato l’ambientazione (nonché gli abiti storici), creando il giusto mix tra passato e presente.
La presenza di Bruegel pervade ogni scatto: ogni fotografia – infatti – presenta un piccolo cavalletto, raffigurante il proverbio riportato nell’originale pittorico.
I Proverbi fiamminghi è un dipinto a olio su tavolai Pieter Bruegel il Vecchio, datato 1559 e conservato a Berlino. Sulla destra reca la firma “BRVEGEL 1559”.
Sia Bosh che aveva rappresentato i sette peccati capitali in scenetta moraleggiante, si alo stesso Bruegel aveva realizzato i 12 proverbi.
Qui ne abbiamo oltre 120, radunati per la prima volta in una unica rappresentazione.
Realizzando un piccolo e anonimo villaggio iper affollato, crea tante piccole scene, dove le azioni delle persone o la presenza di oggetti particolari, ma anche solo le espressioni dei visi e arti,rivelano ad una attenta lettura dell’ osservatore, almeno un proverbio in voga ai suoi tempi . Dico almeno uno in quanto in certi casi una singola piccola scenetta, racchiude due o anche tre proverbi.
La fonte probabile dei proverbi stessi son nella consultazione degli : Adagia Collectanea.
Un repertorio pubblicato nel 1500 da Erasmo da Rotterdam raccogliente circa 800 detti popolari del 1500 dove si parla della fatica di ricercare un equilibrio tra saggezza e follia.
Il progetto fotografico si estende invece su 31 foto , pensando alla possibilità di associare un proverbio ad ogni giorno del mese.
Il fine ultimo è di concedere a tutti un piccolo e modesto spunto di riflessione, e nello stesso tempo far nascere la curiosità in chi guarda.
Oppure siccome ,come detto sopra si è cercato di instillare un pizzico di ironia o almeno un senso di spinta positiva da usarsi nell’ arco della giornata.
Per quanto non sia accaduto con tutti i proverbi presi in considerazione, molti erano espressione triste della vita umana, allora si è pensato di ricorrere a detti, luoghi comuni, citazioni celebri.
Importante notare che la fotografia eseguita, non rappresenta il proverbio racchiuso nel dipinto, ma quella che è l’interpretazione della versione diciamo “positivizzata”.
Spesso si trovano eventi storici, citazioni di film, o altre situazioni celebri nella nostra società rappresentati in fotografia.
In alcune occasioni si è reso necessario, includere nella didascalia una breva nota per illustrare l’evento citato, per dare una breve, guida alla lettura.
La sola ricerca, modifica e elaborazione dei proverbi con la loro stesura su carta ha richiesto un anno,
la lavorazione di tutte le foto circa 4 anni.
Tutti i modelli son volontari che si son prestati gratuitamente e sulla fiducia.
Realizzando una sorta di almanacco simbolico della vita di una piccola comunità montana come può essere quella che dato terra al progetto.
Per solleticare la vostra curiosità, consigliamo di visionare il sito web fotorobit.it, certi di ritrovarvi alle prossime mostre fotografiche. L’intero progetto è visionabile sul sito stesso, parte della categoria : “progetti” Una categoria di foto parecchio ricca e piena di progetti assai diversificati.