Esame delle urine cos’è e quando effettuarlo

Anche se l’urina è un prodotto di scarto del corpo umano, dalla sua composizione chimica è possibile ottenere numerose informazioni utili. L’esame delle urine è per questo motivo un test decisivo per determinare lo stato di salute generale dell’organismo. Data la loro importanza, gli esami delle urine vengono regolarmente prescritti insieme alle analisi del sangue. In questo modo il medico curante può avere una panoramica completa del suo paziente e attenzionare eventuali valori irregolari. Abbiamo parlato di tutto ciò insieme ai medici del laboratorio analisi Medical Gamma.

Esame delle urine: cos’è

L’esame delle urine è un test chimico-fisico e microscopico. Viene eseguito su un campione di urina raccolto dal paziente in un contenitore sterile, seguendo regole ben precise per evitare contaminazioni. Nel corso dell’esame, vengono analizzati i metaboliti, ovvero i corpuscoli presenti nell’urina. Essi sono originati da processi metabolici e ne rappresentano gli elementi di scarto. Viene inoltre esaminata la componente ormonale dell’urina, la quale può subire variazioni in presenza di patologie o in situazioni particolari, come ad esempio durante la gravidanza. Le analisi sono divise in tre parti:

  • Esame fisico: analizza aspetto e colore delle urine;
  • Esame chimico: identifica e quantifica le sostanze presenti nell’urina;
  • Esame microscopico del sedimento urinario: rileva eventuali detriti cellulari e/o di altra origine. In genere, la presenza di globuli bianchi, sangue o proteine, richiede ulteriori approfondimenti.

Ma quali sono le buone norme da seguire per svolgere correttamente l’esame delle urine? Questi piccoli consigli permettono di raccogliere il campione in maniera sicura, così da non falsare il risultato:

  • A meno di diverse istruzioni mediche, raccogli le prime urine del mattino, sincerandoti siano passate almeno 2 ore dall’ultima minzione. In questo modo, la loro maggiore concentrazione renderà l’esito degli esami più attendibile.
  • Procedi a una scrupolosa igiene delle mani e dell’area genitale, in modo da ridurre al minimo il rischio di contaminazione esterna.
  • Non toccare con le mani il bordo interno del recipiente sterile, in modo da non favorire l’ingresso di batteri o altri microrganismi.
  • Riempi il recipiente per 1/3, in modo da facilitarne la consegna al centro analisi, che deve avvenire entro un’ora. Se non è possibile, puoi conservarlo per un massimo di dodici ore in frigorifero.

Esami delle urine: quando effettuarli

Gli esami delle urine sono uno strumento importantissimo per ottenere un feedback riguardo lo stato di salute degli apparati urinario, digerente ed escretore. In particolare, possono rilevare problemi a carico del fegato, o dei reni: proprio la funzionalità renale è fondamentale nel processo di formazione dell’urina. Generalmente hanno carattere routinario. Vengono pertanto prescritti, in assenza di sintomi specifici, insieme agli esami del sangue. Sono inoltre richiesti prima di un intervento chirurgico e per accertare una gravidanza. Esistono però casi più specifici in cui il medico può ritenere opportuno di procedere con l’esame delle urine, che assume perciò un valore diagnostico. Ciò accade ad esempio in presenza di:

  • Dolori addominali o ai reni.
  • Mal di schiena.
  • Minzione dolorosa o più frequente della norma.

Tali sintomi potrebbero essere il segnale di patologie metaboliche, diabete, calcolosi o anche di infezioni transitorie del tratto urinario. Gli esami delle urine possono infine essere prescritti, in presenza di malattie croniche, con fini di monitoraggio. In quest’ultimo caso, le analisi devono essere svolte periodicamente, sulla base delle indicazioni mediche e contestualmente al quadro clinico del paziente. Esistono anche dei momenti in cui è fortemente sconsigliato svolgere gli esami delle urine. Le donne in età fertile devono ad esempio evitare di raccogliere il campione durante il ciclo mestruale e nei tre giorni successivi ad esso, in quanto il flusso falserebbe la composizione dell’urina. Discorso analogo se si è sottoposti a una terapia antibiotica: in questo caso è bene aspettare almeno sette giorni dalla sua sospensione, per essere sicuri che essa non influisca sui risultati dell’esame delle urine. Leggi anche l’articolo: Il noleggio furgoni frigo: una soluzione conveniente per il trasporto di merci deperibili