Fare un trasloco: ha senso chiedere un prestito?

Hai deciso di cambiare casa e perciò hai iniziato a rivolgerti a diverse aziende specializzate per ottenere preventivi traslochi da valutare. Hai deciso di richiedere il servizio migliore in assoluto, così da ridurre al minimo gli eventuali imprevisti.

Il preventivo finale però è un po’ alto e non sei ancora sicuro se è davvero il caso di pagarlo in contanti. E’ forse meglio procedere con un prestito così da pagare un po’ alla volta questa spesa? Si tratta di una possibilità da valutare con molta attenzione. Di solito per esempio è una spesa che viene aggiunta all’interno di un prestito che comprende anche il cambio di arredo e la ristrutturazione casa.

Però, anche se fosse che vuoi chiedere un finanziamento per poter traslocare casa e niente più, è perfettamente comprensibile e non sei certo l’unico a prendere questa scelta. I casi più comuni sono per esempio quando c’è bisogno di traslocare una casa molto grande, con molti mobili e si ha poco tempo. In questo caso non solo c’è bisogno di noleggiare il furgone e il conducente, ma anche richiedere il servizio per imballare tutti i tuoi effetti personali, portarli nella nuova casa e collocarli. Così quando entri nel nuovo appartamento non hai da fare praticamente niente.

Lo stesso discorso vale quando c’è da traslocare da una città a un’altra oppure, da uno Stato a un altro. Le spese del trasloco in questo caso sono decisamente più elevate del normale e può essere davvero una buona idea richiedere un prestito, così da evitare di metter mano ai propri risparmi.

Tipi di prestito per il trasloco

Puoi scegliere tra diverse opzioni. Qui sotto ti parliamo velocemente delle più importanti e che magari possono fare a caso tuo.

  • Prestito personale: rientra tra le scelte più gettonate. E’ un prestito flessibile e allo stesso tempo consistente. Ideale per somme piccole e lo puoi richiedere in banca oppure presso delle società specializzate nel rilascio di crediti. Può essere richiesto da tutti, anche chi è libero professionista e possiede partita IVA.
  • Cessione del quinto: è una soluzione ottima specialmente se si pensa a un prestito un po’ più consistente, magari perché ci vuoi far rientrare anche la ristrutturazione della casa. La rata massima per rimborsare il prestito non può essere superiore al 20% dello stipendio netto mensile e la durata massima è di 120 mesi. Può essere perciò richiesta solo da dipendenti o pensionati. Viene concesso anche a chi è iscritto al registro dei cattivi pagatori.
  • Anticipi: infine, se l’idea di rivolgerti a una banca per avere i soldi che ti permettono di coprire le spese del trasloco non ti convince, puoi pur sempre scegliere di optare per un anticipo. In che senso? Per esempio un anticipo sulla tredicesima, la quattordicesima o ancora sul TFR (il Trattamento di Fine Rapporto) se la liquidità di cui hai bisogno è un po’ più elevata del previsto.

Tutto ciò che devi fare è individuare qual è la soluzione che fa al caso tuo!