Indice
Oggi, si parla molto di timelapse come tecnica cinematografica che permette di velocizzare le immagini per dare il senso del tempo che scorre. Tuttavia, questa tecnica non è utile solo nel cinema o nella pubblicità , ma è utilizzata anche nel monitoraggio cantieri e anche da chiunque voglia realizzare il suo filmato casalingo. Scopriamo quindi come fare un timelapse di qualità e quali strumenti servono per realizzarlo.
Definizione di timelapse
Il timelapse è una tecnica cinematografica che abbiamo spesso visto nei film per velocizzare, ad esempio, i momenti della giornata. Con questa tecnica, ogni fotogramma viene filmato per un lasso di tempo maggiore rispetto a quello che servirebbe. Successivamente, il girato viene velocizzato per mostrare il tempo che passa: ne troviamo esempi in quelle scene in cui, in pochi istanti si passa dal giorno alla notte o da un cielo nuvoloso a uno soleggiato o viceversa.
Ma come si può fare un timelapse senza essere grandi registi? Ecco la risposta.
Quali strumenti servono per fare un timelapse?
Lo strumento principale per fare un timelapse è la fotocamera. Oggi, ci sono fotocamere così potenti, che vengono usate per girare film e spot pubblicitari, per cui non dovresti avere problemi nemmeno con un modello di media fascia. La prima cosa fare, una volta piazzata la camera, è metterla in bolla, in modo da avere un’inquadratura fissa diritta, per la quale potrai avvalerti di un treppiede. Anche se aggiustare l’inquadratura è un lavoro che si può fare in post-produzione, ti consigliamo di procedere immediatamente prima di scattare, per evitare successive perdite di tempo.
Ricorda di avere una memory card sgombra e capiente, perché scattare le foto per un timelapse richiede molta memoria. Per bypassare il “problema” memoria, potresti decidere di utilizzare il formato JPEG, che ti fa risparmiare fino al 60% dello spazio, rispetto a quello RAW, che produce foto di alta qualità , ma molto pesanti. Inoltre, gli scatti RAW hanno bisogno di una maggiore post-produzione rispetto a quelli in formato JPEG per cui, soprattutto se sei alle prime armi, ti consigliamo quest’ultimo formato. Una volta che avrai girato più timelapse, acquisendo una certa manualità e, nel caso la tua fotocamera lo permettesse, potresti pensare di scegliere i formati sRAW e sJPG insieme. Il vantaggio? La qualità del RAW, con tutta la libertà della post-produzione che vuoi, con un terzo dello spazio che richiederebbero queste immagini. Inoltre, questo formato composito è molto più veloce da trattare, quando passerai alla post-produzione.
A questo punto, ti consigliamo di usare lo schermo Live View, per una messa a fuoco di grande precisione e di passare alla modalità di scatto più corretta, che potrebbe essere la modalità completamente manuale. Scegli l’ISO più consono e non quello automatico, imposta l‘apertura del diaframma e la velocità di scatto, sempre ricordando di bilanciare il bianco. Sempre meglio la MF (messa a fuoco manuale) per evitare qualsiasi fenomeno di flickering. La velocità di scatto è molto importante per fare un timelapse: maggiore sarà e minore risulterà la fluidità del tutto. Per questo, ti consigliamo di impostare un valore di esposizione inferiore alla metà dell’intervallo tra due scatti.
Infine, con l’intervallometro, potrai decidere quante immagini e ogni quanto tempo scattare. Considera che ogni secondo del tuo video richiederà almeno 25 fotogrammi. Per evitare di fare calcoli impegnativi ogni volta, puoi utilizzare dei calcolatori per timelapse che trovi gratuitamente su internet. Quando cominci a scattare, ricordati di tenere sempre sotto controllo la situazione, per evitare sovra o sottoesposizioni, rovinando tutto il lavoro.
I software da usare per fare i timelapse
La tecnologia odierna ci permette di spaziare tra diversi software per fare un timelapse: tra questi, ricordiamo Lightroom, After Effects e LRTimelapse. Inoltre, soprattutto se sei alle prime armi e non vuoi spendere un capitale in software, potresti provare con programmi gratuiti come VLC, che ti permettono di caricare i fotogrammi e velocizzarli come vuoi.
Leggi anche l’articolo:
EM-Power Europe: appuntamento con la fiera a Giugno 2024