Come capire che il condizionatore è rotto?

Quando in piena estate il sole sorge e le temperature iniziano a scaldarsi, il condizionatore è un elettrodomestico irrinunciabile. Tuttavia spesso capita che non funziona come dovrebbe e fornisce dei segnali inequivocabili che è rotto. Per capirli è dunque indispensabile conoscerli a fondo, cosa che faremo nei vari passi della presente guida.

Il condizionatore emana aria calda e il flusso è insufficiente

Un primo segnale che indica il condizionatore rotto, è quando esce aria calda dalle prese. In questo caso prima di chiamare un tecnico, bisogna controllare il termostato e assicurarsi che sia passato alla modalità di raffreddamento e impostarlo a un valore inferiore alla temperatura attuale della casa. Se nonostante ciò le prese continuano a soffiare aria calda, potrebbe esserci un problema al compressore. In tal caso, piuttosto che tentare soluzioni fai da te, è meglio consultare un esperto del settore, in modo da non peggiorare la situazione. Uno scarso flusso d’aria è un altro segno comune che il condizionatore non funziona in modo efficiente o che un blocco impedisce all’aria di muoversi attraverso i condotti. La colpa potrebbe essere addebitata ai filtri intasati, alla mancanza di gas refrigerante (freon) o peggio ancora al motore rotto. Se tuttavia il problema deriva proprio dalla mancanza del suddetto gas il danno non è grave, poiché un tecnico come ad esempio quello del centro assistenza condizionatori Milano https://www.assistenza-condizionatori-milano.com/ può effettuare una ricarica e con un minimo di spesa. Detto ciò, va aggiunto che se il sistema di raffreddamento presenta cicli frequenti di accensione e spegnimento, anche in questo caso si tratta di un malfunzionamento per cui è necessario contattare un team di esperti.

Il condizionatore presenta un alto tasso d’umidità o perde acqua

Un altro tipico segnale che fa presagire alla rottura del condizionatore e che richiede quindi l’intervento di un esperto, riguarda la presenza di un’elevata umidità all’interno della casa. L’apparecchio infatti in condizioni di funzionamento ottimale dovrebbe moderarne automaticamente il livelli. Inoltre se il sistema di raffreddamento non riesce a mantenere i suddetti valori di umidità entro un intervallo confortevole, è necessaria una riparazione che potrebbe consistere in una semplice ricalibrazione o nella sostituzione di alcuni componenti. Il condizionatore d’aria fa affidamento sul liquido refrigerante per raffreddare la casa e potrebbe produrre condensa mentre funziona. Nessuno di questi liquidi dovrebbe però accumularsi o fuoriuscire. La sua presenza sul pavimento è in questo caso un segno importante che il sistema di raffreddamento non funziona correttamente. Spegnere l’apparecchio per evitare allagamenti e contattare un tecnico specializzato è in questo frangente l’opzione migliore. Le perdite d’acqua del resto possono danneggiare rapidamente la casa e se eccessive, anche causare seri problemi strutturali alle fondamenta.

Il condizionatore emana cattivo odore ed è rumoroso

Se durante la fase di accensione il condizionatore emana odori sgradevoli o è rumoroso, entrambi sono sintomi di cattivo funzionamento e che richiedono quindi l’intervento di un esperto in termoidraulica. Nel primo caso dopo una rapida visita diagnostica, si potrà capire se l’apparecchio ha bisogno di una messa a punto e una sessione di pulizia completa o se il tuo sistema di raffreddamento necessita di una soluzione più drastica e che potrebbe prevedere anche la sostituzione di alcune parti vitali. Nel secondo caso invece se si avvertono rumori forti, improvvisi o insoliti ciò lascia presagire che ci sono grossi problemi. Un tintinnìo o un semplice ronzio possono indicare una parte allentata, mentre fischi o rumori stridenti segnalare qualcosa di più serio e magari legato all’unità esterna (nel caso di modelli split) e che richiede la sostituzione del motore che presenta delle ovalizzazioni sulle boccole dove agisce l’asse centrale dello stesso. Questo tipo di problema in genere non scompare da solo, quindi una messa a punto professionale è davvero essenziale.