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Biscotti con gocce di cioccolato, che bontà!
Ve lo siete mai chiesto chi abbia inventato i famosi biscotti con le gocce di cioccolato, quelli che in Italia chiamiamo cookies (che in realtà significa semplicemente “biscotto”).
La storia di questo biscotto è tutto sommato molto recente, in quanto sembra che tra le tante versioni della sua storia la realtà ci conduca al non lontanissimo 1938 negli Stati Uniti d’America.
Oggi i cookies, o biscotti con gocce di cioccolato sono tra i prodotti dolciari preferiti non solo dal popolo americano, ma in tutto il mondo, ed anche in Italia hanno grande successo.
Questo tipo di biscotto è ormai un punto fermo per panifici e pasticcerie che devono produrne in quantità perché piace a grandi e piccini indifferentemente (a chi non piace il cioccolato?).
Per fortuna i laboratori di pasticceria non devono più lavorare tutto a mano come una volta, e l’aiuto di macchinari appositi come le colatrici per biscotti hanno fatto si che si riesce a soddisfare le esigenze della clientela senza troppi sforzi.
In Italia tra le case produttrici di colatrici per biscotti troviamo MIMAC, azienda che ha recentemente presenziato al GULFOOD MANUFACTURING 2021 di DUBAI, la fiera per il settori della lavorazione e confezionamento alimentare più importante del medio oriente.
Vuoi conoscere meglio la storia del cookies?
La storica del cookies: come e quando è nato
I chocolate chip cookies, quelli che noi chiamiamo comunemente cookies sono considerati i biscotti americani per eccellenza, e se i comuni biscotti hanno origini antiche, i cookies americani hanno invece a che fare con la storia recente, esattamente con la seconda guerra mondiale (e la Nestlé)
Infatti, i biscotti con gocce di cioccolato che tutti conosciamo risalgono alla metà degli anni trenta, anche se il termine cookie si trova per la prima volta in una ricetta del 1796 di biscotto al coriandolo.
La parola “cookie”, tra l’altro, ha in realtà origini olandesi come molti altri dolci tipici americani come i waffle o i donuts (guarda qui la ricetta), e deriva dal termine koekjes, cioè “piccola torta”.
Nei primi dell’800 il termine cookie, affiancato dalla parola chip passò ad indicare il tipo di impasto piatto e soffice caratteristico, infatti ancora oggi in America li possiamo trovare come Chocolate Chip Cookies.
Tra le varie versioni esistenti sulla storia del cookies sembra che la più realistica porti ad una cuoca di nome Ruth Wakefield, la quale a Whitman (Massachusetts) gestiva un ristorante famoso per i suoi gustosi dolci, il Toll House Inn.
Come molte delle creazioni culinarie famose anche i biscotti cookies sono stati creati un po’ per caso, o almeno così narra la storia.
Ruth Wakefield stava preparando dei biscotti da servire in tavola per accompagnare il gelato ma aveva finito le noci che solitamente spezzettava nell’impasto.
Come sostituire le noci? Con pezzettini di cioccolato spezzettando una tavoletta della Nestlé!
Ecco quindi che nacquero i famosissimi chocolate chip cookies.
Un altra versione della storia narra invece che fu sempre Ruth Wakefield ad inventare i biscotti con gocce di cioccolato, ma non fu un errore ma bensì il risultato di molte prove.
Un altra particolarità da raccontare è che i cookies al cioccolato come li conosciamo oggi sono molto più grandi di quando furono inventati, perché se oggi pesano 170 grammi l’uno, allora pesavano solo 15 grammi ed erano quindi molto più piccoli.
Biscotti con le gocce di cioccolato: la commercializzazione
Quei biscotti erano così buoni che ben presto la ricetta fu pubblicata su alcuni giornali locali e dal momento che tra gli ingredienti vi era anche una barretta di cioccolata Nestlé la vendita di tali barrette crebbe a capogiro nel giro di poco tempo.
Nel 1939 la stessa Nestlé decise di produrre le morsels, le gocce di cioccolato, appositamente per creare i famosi cookies americani. Fin qui la storia del biscotto con gocce di cioccolato più famoso al mondo resta confinata negli stati della costa est statunitense, ma con la seconda guerra mondiale qualcosa cambia.
Infatti le mogli dei soldati impegnati in Europa a combattere iniziarono a spedire i cookies ai loro mariti, questo perché si prestavano meglio alla spedizione rispetto alla classica “apple pie”.
Fu così che i cookies iniziarono a farsi conoscere da tutti gli Americani, e probabilmente non solo dal momento che i soldati erano in Europa.
Nell’immediato dopo guerra moltissime aziende statunitensi aprirono i loro negozi dedicati alla vendita dei biscotti con gocce di cioccolato per arrivare negli anni ottanta a contare 1200 negozi in tutto il paese.
La storia poi vuole che questo biscotto divenne così popolare che anche la legge ci mise il naso, tant’è che un giudice stabili nel 1983 che il nome “Toll House cookies” non fosse più esclusiva della Nestlé ma solo un modo popolare per “descrivere un tipo di biscotto».