Indagini ambientali preliminari: che cosa sono e l'importanza di eseguirle preliminarmente in ambito edilizio

Prima di avviare la costruzione di un edificio o di un’infrastruttura a utilizzo pubblico o privato, è fondamentale eseguire delle analisi che attestino la qualità e le caratteristiche del suolo. In particolare di seguito approfondiremo il tema delle indagini ambientali preliminari, che vengono eseguite su acqua, aria e suolo per individuare delle eventuali contaminazioni e le relative fonti. In base al livello di inquinamento rilevato, infatti, occorrerà pianificare un’operazione di riqualifica ambientale al fine di mettere in sicurezza il sito e predisporlo ad accogliere la struttura che vi sarà destinata.

Le indagini ambientali: che cosa sono

Iniziamo prima di tutto a definire in modo preciso cosa intendiamo quando parliamo di indagini ambientali preliminari. Come accennavamo, si tratta di eseguire una serie di test su aria, acqua e terreno, così da rilevare la presenza di possibili contaminazioni che necessitano di un intervento di bonifica. Portare avanti questo processo di estrema importanza per garantire la sicurezza della struttura che verrà poi edificata sul sito, comporta una serie di criticità che riguardano sia il versante burocratico che quello pratico, dal momento che richiedono la coordinazione efficace di numerosi enti e riuscire a movimentare volumi imponenti di sostanze nocive e potenzialmente fatali per l’ambiente, mantenendo la totale sicurezza per gli operatori e l’ecosistema. Dati i pericoli che si possono presentare, dunque, è fondamentale che le indagini ambientali vengano svolte da una società certificata che possa contare sul lavoro di professionisti che possiedono le competenze adatte a svolgere tutto nel migliore dei modi, come quest’azienda: https://geocipo.it/.

Quali tipi di indagini ambientali preliminari vengono svolti

Entriamo ora maggiormente nel dettaglio per comprendere, a livello pratico, in cosa consistono le indagini ambientali preliminari che vengono effettuate su un terreno destinato a una trasformazione edilizia. Come si accennava in precedenza, le analisi avvengono a differenti livelli. Ad esempio, per quanto concerne il suolo, possono essere prelevati dei campioni di materiale terroso o roccioso, che poi verranno inviati in laboratorio per procedere all’accurata identificazione di agenti inquinanti e alla ricostruzione della stratificazione del suolo. Per il controllo della qualità dell’acqua, invece, generalmente vengono installati dei piezometri, che poi consentiranno di esaminare allo stesso modo i campioni di acqua. Occorre sempre approfondire la storia del sito e delle attività umane che nel corso degli anni vi si sono succedute.

Tutti i dati raccolti vengono allora integrati in modo da porre le indagini ambientali preliminari condotte in laboratorio in un contesto che possa giustificare e spiegare le evidenze emerse. Solo in questo modo si potrà avere un quadro chiaro che complessivamente illustri la situazione relativa all’inquinamento del luogo, in modo da poter predisporre un piano di bonifica e riqualificazione accurato e progettato ad hoc, in modo da trovare la soluzione migliore a mettere in piena sicurezza il sito in vista della sua trasformazione futura. Ma queste determinazioni sono essenziali anche per un altro motivo: comprendere come sia possibile rimuovere le sostanze inquinanti per provvedere al loro smaltimento in completa sicurezza, senza nuocere all’ambiente e agli operatori che se ne occupano.

Perché le indagini ambientali preliminari sono fondamentali

In conclusione, passiamo a specificare per quale motivo effettuare delle accurate indagini ambientali preliminari per suolo, aria e acqua sia essenziale, anche in riferimento a quanto sancito dal Regolamento Edilizio che, all’articolo 10, dedicato alla tutela ambientale di suolo e sottosuolo, stabilisce l’obbligo di effettuare queste procedure nel caso in cui in passato il sito sia stato teatro di attività che abbiano coinvolto lavorazioni industriali o processi di deposito, o abbiano coinvolto il commercio o l’impiego di sostanze nocive, indipendentemente dal fatto che la nuova destinazione d’uso preveda per questo luogo una funzione diversa o simile rispetto a quella che svolgeva in passato.

Naturalmente, se alla bonifica succederà una conversione a sito residenziale o pubblico, i criteri qualitativi richiesti per definire l’area idonea ad accogliere questa destinazione, si riveleranno più stringenti in caso il sito sia stato interessato dalle suddette tipologie di attività. Si tratta comunque di una serie complessa di operazione che richiede l’intervento di una grande quantità e varietà di esperti specializzati in differenti funzioni, che quindi deve essere portata avanti da una ditta che si occupa in maniera specifica del settore e sia considerata affidabile.